Una quindicina di ragazzi catanzaresi
di età compresa tra i 17 e i 34 anni viene intervistata. Tre
le aree tematiche approfondite: arte, università e inserimento
nel mondo del lavoro, devianza.
Il film effettua un’analisi il più possibile realistica
di una parte della popolazione giovanile catanzarese, attivando con
essa un rapporto di comunicazione diretta.
Il proposito era quello di realizzare un reportage che documentasse
le logiche di gruppo, le aspirazioni e gli insuccessi generazionali
dell’attuale popolazione giovanile e che mettesse a fuoco i meccanismi
psicologici, le ambizioni e le speranze, disattese e non, dei ragazzi
catanzaresi, così da portare in video qualcosa che documentasse
direttamente il loro punto di vista, limitando al minimo filtri, preconcetti
e narrazioni filmiche strumentali a visioni pregresse.
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"Troppo poco. Realtà
giovanili catanzaresi" è il quarto audiovisivo firmato Zatita
Production, realizzato per l’Assessorato alla Cultura e Politiche
giovanili del Comune di Catanzaro nell’ambito del progetto "Voce
ai giovani". È la prima volta che Zatita affronta un film
con un approccio integralmente documentaristico lasciando, nei limiti
del possibile, che sia ciò che viene rappresentato ad autorappresentarsi
in un percorso a metà strada tra cinema verità e reportage.
Il lavoro non ha l’ambizione di raccontare la realtà giovanile
catanzarese, non basterebbe una serie tv a farlo, tenta bensì
di dare alcuni spunti di riflessione su temi particolarmente vicini
all’affascinante pianeta giovanile. Vengono infatti trattate le
potenzialità espressive dei ragazzi, la loro situazione studentesca,
lavorativa e più in generale produttiva, nonché la sfera
delle devianze.
Specie nella fase di raccolta delle testimonianze dei ragazzi (preceduta
da una fase di ricerca di soggetti che, per età, quartiere ed
esperienze di vita, fossero rappresentativi di categorie giovanili più
ampie) si è cercato di avere un approccio il più possibile
imparziale, al fine di dare concretamente "voce ai giovani"
affidando loro un microfono e uno spazio libero, in cui raccontare e
raccontarsi. Ne vengono fuori un piccolo universo variegato fatto di
umanità e propositi, spontaneità e critiche, errori e
progetti e un film attraversato dal primo all’ultimo fotogramma
da una sincerità narrativa notevole in cui il vissuto dello studente
precede quello del laureato, l’esperienza dell’ex cocainomane
è parallela a quella del pusher, la voglia di riscatto del giovane
detenuto è la medesima del giovane artista in un quadro sfaccettato
e a volte complementare in cui tutti guardano avanti.
Il titolo "Troppo poco" intende sintetizzare il rapporto che,
alla luce del materiale audiovisivo raccolto, molto spesso lega Catanzaro
e i suoi figli. A detta di molti è troppo poco ciò che
la città offre, ma nel contempo forse è anche troppo poco
ciò che noi diamo al posto in cui viviamo. Il valore aggiunto
di questo audiovisivo è anche il fatto che sia stato realizzato
con e da giovani catanzaresi. Zatita Production, infatti, costituita
da un gruppo affiatato di giovani professionisti ha sin qui realizzato
opere sempre fortemente legate al territorio di appartenenza. Zatita
Production ringrazia, per questa ulteriore occasione di crescita umana
e professionale, i ragazzi intervistati che con la loro entusiastica
partecipazione hanno contribuito al film e tutti coloro che, a diverso
titolo, ne hanno reso possibile la realizzazione.
Nel film sono presenti dati statistici derivanti dal rapporto di ricerca
"Essere giovani a Catanzaro", curato dall’Istituto milanese
IARD, che ha coinvolto 744 catanzaresi tra i 15 e i 34 anni. I dati
sono stati inseriti al fine di storicizzare il prodotto audiovisivo
e di dare una giusta ed ampia lettura delle esperienze esemplari in
esso contenute.
Fasi del lavoro
1^ Fase, casting. In una prima fase è stato sottoposto ad un
campione di giovani catanzaresi un questionario a risposte multiple
di circa 80 domande. Il questionario è stato realizzato dall’Associazione
Culturale Zatita Production (Bibliografia: A. Coluccia "I comportamenti
giovanili nelle relazioni e nel disagio" Franco Angeli Edizioni.
- B. Barbero Avanzini "Devianza e controllo sociale" Franco
Angeli Edizioni. - L. Barone "La legalità imperfetta. Approcci
educativi, integrati e formazione della cultura della legalità
tra le nuove generazioni" Franco Angeli Edizioni. - "La realtà
giovanile " Istituto IARD di Franco Brambilla - P. Fantozzi "Giovani
in Calabria" Rubbettino). Le domande hanno mirato all’individuazione
di soggetti da coinvolgere nella realizzazione del filmato e all’acquisizione
dei dati necessari all’individuazione delle abitudini, delle problematiche
e dei punti di vista, in vario modo connessi alla popolazione giovanile
catanzarese. Le informazioni acquisite sono state utilizzate in modo
assolutamente anonimo.
2^ Fase, realizzazione prodotto audiovisivo. Attraverso il test sono
stati individuati alcuni giovani catanzaresi a cui è stato proposto
di contribuire, tramite intervista filmata, alla realizzazione del documento
audiovisivo (per i minori previo consenso dei genitori). Nel filmato
sono state toccate più aree tematiche individuando e coinvolgendo,
per ognuna di esse, uno o più personaggi particolarmente rappresentativi
delle stesse. L’uso delle risorse umane ed ambientali locali è
stato sempre privilegiato ed incentivato con il fine precipuo di valorizzare
l’immagine della città di Catanzaro e veicolarne l’identità
culturale.
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